L'intervista della dott.ssa Tiziana Frittelli a LaC Tv: «Sfatiamo i luoghi comuni, non è più necessario andare fuori regione per curarsi»
05 Settembre 2025
Fonte: www.ilreggino.it
«La Calabria dal punto di vista sanitario ha fatto un salto enorme». A dirlo è stata Tiziana Frittelli, Commissario Straordinario del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, ospite di Buongiorno in Calabria, il format di informazione e intrattenimento di LaC Tv, in onda dalla suite aeroportuale LaC OnAirport, allestita nello scalo aeroportuale di Lamezia Terme.
Il Commissario non ha avuto dubbi: «Non possiamo dimenticare che la sanità calabrese è uscita da un commissariamento durissimo, dove ogni decisione doveva passare per due ministeri: Salute e Pubblica Amministrazione. Solo migliorando i conti si può intervenire sulle assunzioni. E oggi questo miglioramento c’è stato.»
Un miglioramento che ha permesso, tra le altre cose, una significativa immissione di personale, a beneficio anche del GOM: «Io sono qui da sei mesi, ma ho già potuto contare su assunzioni effettuate prima del mio arrivo. Siamo usciti da una stagione di carenze drammatiche, ma non abbiamo ancora tutto ciò che ci serve.»
Parlando dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), Frittelli ha voluto sottolineare che per la prima volta in Calabria anche l’area della prevenzione ha raggiunto la sufficienza: «Un risultato importante, perché significa che stiamo prevenendo morti oncologiche. Gli screening oncologici, alla mammella, al colon, stanno dando frutti, grazie a un lavoro con i medici di medicina generale».
Tema centrale dell’intervento è stato il Pronto Soccorso, descritto come «il problema più grande, non solo al GOM, ma in tutta Italia». Le cause sono almeno tre, ha spiegato la Frittelli: carenza di personale, accessi inappropriati («abbiamo il 55% di codici verdi») e assenza di strutture territoriali alternative.
Per far fronte alla mancanza di medici d’urgenza, «la Calabria ha dovuto rivolgersi a Cuba. Noi al GOM abbiamo rinnovato tre dei quattro contratti in scadenza e, con orgoglio, siamo stati inseriti nella rete formativa della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenza. A settembre assumeremo tre specializzandi italiani: due ragazze e un ragazzo.»
Non solo emergenze. Il Commissario Straordinario ha anche annunciato nuovi percorsi assistenziali in fase di attivazione: Il progetto “Tobia Dama”, dedicato ai pazienti con disabilità psichica, con ambienti protetti e assistenza dedicata.
Riorganizzazione del Pronto Soccorso, con radiologia al piano, nuova sala di accoglienza, la sala holding e l’ampliamento delle sale di ostetricia. «Finalmente le sale parto saranno sullo stesso piano delle sale operatorie. È una vittoria di sicurezza e dignità».
Tiziana Frittelli ha voluto smentire il pregiudizio secondo cui in Calabria non si può fare carriera: «Per Medicina Nucleare abbiamo ricevuto quindici domande. Per altre strutture complesse, sei candidati. Non è vero che qui non si può fare medicina di qualità».
Sulla governance interna, ha spiegato che, in attesa del fabbisogno regionale, si sta intervenendo solo per coprire il turnover: «Abbiamo bandito concorsi per Pediatria, Malattie nefrologiche e neurologiche, Medicina Nucleare, Centro Trapianti – che resterà a Reggio – e altre strutture complesse. A breve uscirà anche l’avviso per Pneumologia».
La commissaria non ha nascosto le criticità sistemiche: «La Calabria ha il 69% dei comuni in aree interne. È un’enorme difficoltà strutturale. A questo si aggiunge un PIL bassissimo: la spesa sociale pro capite è di 37 euro contro i 452 di Trento. Questo incide sulla sanità».
«L’area cardiologica, che da noi è eccellente. Il 30 settembre ci sarà l’inaugurazione di tre angiografi top di gamma, uno dei quali biplano (termine che magari non dice nulla al cittadino, ma è importantissimo per i tecnici). La vera notizia per il cittadino è: non serve più uscire dalla Calabria per fare certe cure. La nostra priorità non è solo fare di più (anche se, nei primi sei mesi, abbiamo prodotto 8,5 milioni in più di prestazioni sanitarie rispetto all’anno scorso), ma fare meglio.
La quantità – ha continuato la Frittelli – è importante, ma sarebbe meschino fermarsi lì. La mia prima preoccupazione è stata la qualità. Ho chiesto un riscontro indipendente, attraverso il Programma Nazionale Esiti gestito da Agenas. Ho fatto venire uno dei massimi esperti italiani, per verificare se davvero siamo “bravi”, come qualcuno dice. Perché io non mi fido delle parole: voglio vedere i numeri. Ora, invio report mensili ai nostri professionisti per mostrare dove stiamo andando.
Ebbene, ad esempio, sull’area cardiologica e cardiochirurgica, i risultati sono ottimi secondo gli standard nazionali (PNES). Quindi, ai cittadini voglio dire: venite tranquilli. Non perché lo dice un medico o un politico, ma perché lo dicono i dati ufficiali del Programma Nazionale Esiti».
Di seguito il link all'intervista video:
Buongiorno in Calabria St02 P139 · LaC Play