Esperti da tutta Italia a confronto. Si è concluso con successo il Congresso Nazionale dei Neonatologi organizzato dalla Neonatologia del GOM
08 Luglio 2025
Si sono conclusi i lavori del Congresso organizzato dall’UOC di Neonatologia e TIN del G.O.M. presso la sala convegni dell’Hotel Excelsior di Reggio Calabria, dal titolo “Moderate e Late preterm: dalla sala parto al follow-up”.
Obiettivo dei lavori congressuali è stato quello di soffermarsi su una categoria particolari di neonati pretermine, quelli che gli anglosassoni chiamano “Moderate Preterm” per definirne l’età gestazionale alla nascita compresa tra 32 e 33 settimane, e “Late Preterm”, ovvero i neonati con età gestazionale compresa tra 34 e 36 settimane.
È proprio questa categoria di neonati che Massimo Agosti, Presidente Nazionale della Società Italiana di Neonatologia, ha definito nel corso della sua lettura magistrale: “Una popolazione da non sottovalutare”.
La dr.ssa Isabella Mondello, Direttore dell’UOC di Neonatologia e TIN del GOM e Responsabile Scientifico dell’evento, nonché Presidente di una commissione sulle cure dei neonati Moderate e Late Preterm, appositamente istituita dal Presidente Agosti, ha voluto - insieme ai componenti della commissione - tracciare le modalità di assistenza dalla sala parto al follow-up, invitando a Reggio Calabria i massimi esperti nazionali del settore.
I lavori congressuali sono iniziati venerdì 27 giugno alla presenza del Direttore Sanitario del GOM Salvatore Costarella, del Delegato del datore di Lavoro del GOM Alessio Rosato, del Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti, e dei presidenti Nazionali e Regionali della Società Italiana di Neonatologia, Pediatria ed Emergenza Urgenza Pediatrica.
La prima giornata è stata dedicata al momento della nascita di questi neonati, il cui approfondimento è stato a cura del ginecologo Prof. Stefano Palomba, Direttore dell’UOC di Ginecologia e Ostetricia del GOM. A seguire l’approccio in sala parto, descritto dal Prof. Daniele Trevisanuto componente dell’ILCOR, da sempre impegnato nell’elaborazione e nella stesura delle linee guida di Rianimazione Neonatale, lasciando un ampio spazio all’umanizzazione delle cure e, quindi, al contatto “pelle a pelle” in sala parto, nonché alla gestione in rooming-in di questa categoria di neonati.
La dr.ssa Gina Ancora, Vicepresidente Nazionale della Società Italiana di Neonatologia e Direttrice della Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale di Rimini, che si è da sempre occupata di care neonatale, ha portato al Congresso il modello organizzativo dell’Emilia Romagna, che è possibile applicare anche nella nostra realtà, come ha spiegato, a seguire, l’Ostetrica Serena Castello, portando l’esperienza del Contatto “pelle a pelle” presso le sale parte del GOM che si effettua ormai routinariamente nei neonati a termine sani e, da circa un anno, anche nei neonati late preterm che soddisfano i criteri di inclusione, applicando qualche precauzione aggiuntiva.
“I neonati late preterm infatti - afferma la dr.ssa Mondello - sebbene siano vicini al termine, e, pertanto, occorra garantire loro l’umanizzazione delle cure (è ormai scientificamente provato che il contatto pelle a pelle precoce in sala parto non solo rafforza il legame madre-neonato, il cosiddetto "Bonding", ma aumenta anche la percentuale di successo di allattamento al seno, come evidenziato al punto 4 dei dieci passi OMS per promuovere l’allattamento al seno), sono sempre da considerarsi dei neonati pretermine, quindi bisogna al contempo rafforzare il controllo clinico, glicemico e metabolico e della temperatura, come si fa appunto con questa categoria di neonati”.
Questi concetti sono stati rafforzati da Riccardo Davanzo, Presidente della Commissione Allattamento della Società Italiana di Neonatologia, che a conclusione della giornata ha enfatizzato come la degenza in rooming-in h24 sia la chiave di volta per promuovere il legame madre neonato, e l’attaccamento al seno come la pratica vada promossa anche nei late pretem.
La Neonatologia del GOM pratica il rooming-in sin dagli albori, come ha evidenziato la dott.ssa Santa Barresi, Dirigente Medico presso l’UOC di Neonatologia del GOM, che ha raccontato l’esperienza in rooming-in a Reggio Calabria che viene praticata anche nei neonati late preterm.
Il Rooming-in a Reggio Calabria si pratica infatti dagli anni ’70, epoca in cui è nato il reparto di Neonatologia, fortemente voluto dal fondatore Pasquale Serrao e continuato dal suo successore Antonino Nicolò.
La seconda giornata dei lavori congressuali è stata dedicata al follow-up, soffermandosi molto sulla qualità delle cure offerte e riservando uno spazio alla nutrizione ed alla crescita tra epigenetica ed alimentazione. Il tema è stato affrontato dal prof. Giovanni Corsello nella sua lettura magistrale. Sulle strategie di alimentazione si è soffermata la dr.ssa Alessandra Coscia, Direttore della Neonatologia e TIN di Torino.
La dott.ssa Maria Luisa Ventura, Direttore della Neonatologia e TIN di Monza, che da sempre si occupa di sindromi respiratorie neonatali all’interno della società scientifica, ha affrontato i peculiari problemi respiratori dei neonati “moderate e late preterm” mentre la dott.ssa Francesca Maria Foti, Dirigente Medico dell’UOC di Neonatologia e TIN del GOM, ha trattato gli aspetti cardiologici.
Un ampio spazio è stato dato agli autcome e la dott.ssa Francesca Gallini che, all’interno della Società Italiana di Neonatologia si occupa da tempo di Follow-up neonatale, ha presentato un possibile modello organizzativo basato sulla stratificazione del rischio, da effettuare in collaborazione con i pediatri di famiglia.
La giornata si è conclusa con la “domiciliazione del neonato medicalmente complesso” presentata dal Dott. Andrea Dotta, Direttore della Neonatologia e TIN dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che ha anche portato una serie di casi complessi, gestiti in collaborazioni con la Neonatologia e TIN del GOM.
Il tutto alla presenza dei pediatri di famiglia ed ospedalieri, e dei referenti italiani per la qualità delle cure Giuseppe Maiorino, segretario in carica del gruppo di studio di qualità delle cure delle Società Italiana di Neonatologia, e Luigi Gagliardi, segretario uscente dello stesso gruppo di studio.
Molta la soddisfazione tra i partecipanti presenti.
“Grazie al contributo degli illustri relatori presenti - ha dichiarato in conclusione la dr.ssa Mondello – in queste due giornate è stata tracciata la traiettoria su cui la commissione “Cure del neonato Moderate e late preterm” lavorerà nel triennio in carica 2025-2027”.
Per saperne di più sulle attività del G.O.M. consulta la Carta dei Servizi Sanitari o scarica l'app GOM RC.