Ostetriche e ginecologi calabresi in udienza da papa Francesco: «La vostra è una missione, coltivate l’umanità oltre alla professione»
10 Febbraio 2025
Lo scorso 6 febbraio, Papa Francesco ha ricevuto in udienza le ostetriche, i medici ginecologi e il personale delle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia.
«Sono particolarmente contento di accogliervi - ha detto il pontefice -, la vostra è una professione bellissima, una vocazione e un inno alla vita, tanto più importante in questo momento storico». Infatti, ha sottolineato, «in Italia, e anche in altri Paesi, sembra si sia perso l'entusiasmo per la maternità e la paternità; le si guarda come fonte di difficoltà e di problemi, più che come lo spalancarsi di un nuovo orizzonte di creatività e di felicità. E questo, lo sappiamo, dipende molto dal contesto sociale e culturale».
Il Santo Padre ha, quindi, voluto riflettere su «tre ambiti complementari e interdipendenti della vostra vita e della vostra missione: la professionalità, la sensibilità umana e, per chi crede, la preghiera».
La nascita, un momento di vulnerabilità da accompagnare con umanità.
Papa Francesco riconosce che la nascita di un figlio o di una figlia è un momento cruciale, in cui i genitori possono sentirsi vulnerabili e fragili, bisognosi di vicinanza, tenerezza e calore.
«Fa tanto bene, in tali circostanze, avere accanto persone sensibili e delicate», sottolinea il Santo Padre, esortando i professionisti a coltivare, oltre all’abilità tecnica, «un grande senso di umanità, che confermi nell’animo dei genitori il desiderio e la gioia per la nuova vita, sbocciata dal loro amore e concorra ad assicurare al bambino una nascita sana e felice».
Infine, il Papa invita il personale sanitario a non trascurare l’importanza della preghiera nel loro servizio. «Sentite nei confronti delle mamme, dei papà e dei bambini che Dio mette sulla vostra strada, la responsabilità di pregare anche per loro», ha concluso il Papa, offrendo una prospettiva che unisce fede e missione professionale nel custodire il dono della vita.