"Il sangue è vita: viaggio nel centro microcitemie D'Ascola del Morelli", l'intervista di ReggioToday al dr. Giuseppe Messina
06 Febbraio 2025
Si è calcolato che nel mondo, approssimativamente, ogni due secondi qualcuno ha bisogno di sangue. Un liquido prezioso, che serve per curare tutta una serie di patologie e che la cultura della donazione contribuisce affinché nessuno debba fare a meno di un atto terapeutico, quasi sempre fondamentale, per restare in vita o per migliorare la qualità della stessa.
Ne sono testimoni le decine di persone che ogni giorno giungono presso l’Unità operativa semplice dipartimentale (Uosd) di microcitemie ed emostasi e trombosi, situata al primo piano dell’ospedale Morelli del Gom, per sottoporsi a questa terapia. Ne parliamo con il dr. Giuseppe Messina, responsabile della Uosd, una struttura composta di due parti.
“Nella prima – spiega il dottore Messina - vengono seguiti i pazienti affetti da emoglobinopatie che rappresenta un po’ il “core” dell’attività. Stiamo parlando di patologie genetiche del globulo rosso, intendendo con questo termine tutte le malattie presenti alla nascita che interessano i globuli rossi, ovvero le talassemie nelle forme major chiamate anche morbo di Cooley, la talassemia intermedia non trasfusione dipendente e la talassemia intermedia trasfusione dipendente.
Ed ancora, le anemie falciformi e le talasso-drepanocitosi, in cui c'è la componente talassemica e la componente falcemica. Poi abbiamo altre patologie meno frequenti, che comprendono la sferocitosi, le ellissocitosi che conferiscono una forma anomala al globulo rosso.
Sono considerate malattie rare, ma se poi si vanno a leggere i numeri, a vedere l'attività, di raro c'è ben poco perché si raggiungono numeri e prestazioni enormi. In Italia sono particolarmente diffuse in Calabria, Sicilia, Sardegna, Emilia-Romagna, Campania, Puglia. Le stesse però sono presenti in tutto il mondo anche se con caratteristiche geniche molto diverse e soprattutto identificative di determinate zone (zone africane o dell’India).
Infine, nella struttura sono seguite altre malattie rare, genetiche, anche se con numeri molto limitati, ad esempio l’anemia di Blackfan-Diamond, le anemie diseritropoietiche congenite, le enzimopenie: tutte patologie accomunate dallo stessa sorgente curativa che è la trasfusione del sangue”.
Per leggere tutta l'intervista realizzata da Domenico Grillone (ReggioToday), clicca il link:
Il sangue è vita: viaggio nel centro microcitemie D'Ascola del Morelli