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Commemorazione del Direttore Generale per la scomparsa del Prof. Lanucara

21 Agosto 2018


Il 20 agosto, è scomparso, il prof. Pasquale Lanucara, amichevolmente chiamato Lillo, figura storica della Medicina Interna Calabrese.

Assolvo al compito di commemorarlo con animo combattuto tra profonda tristezza e immensa gioia.

Tristezza, per il rimpianto di una scomparsa che porta via con sè pezzi insostituibili di vita, di storia e di umanità.

Gioia, per la consapevolezza di poter ravvivare ancora una volta il ricordo di un uomo semplice, umile, onesto, generoso, operoso, positivo e propositivo, dotato di una naturale affabilità e semplicità d’animo che erano le note dominanti nei suoi rapporti umani.

Chi ha conosciuto il Prof. Lanucara sa che non è facile parlare di lui, dei suoi successi professionali, della sua figura di clinico, di docente e di maestro senza offendere con luoghi comuni quello spirito di modestia e quella genuinità nei comportamenti ai quali volle e seppe improntare tutta la sua vita.

Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1953 presso l’Università di Messina, si trasferisce a Milano dove lavorerà inizialmente come assistente nell’Istituto di Patologia Medica e, successivamente, nella Clinica Medica Generale dell’Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università di Milano diretta dal celebre Prof. Guido Melli, allievo del Prof.  Frugoni. Nella stessa Università consegue nel 1968 la libera docenza in patologia speciale medica e metodologia clinica.

Dopo circa 15 anni trascorsi all’Università di Milano ci sono tutte le premesse per creare anche una Medicina d’avanguardia anche in Calabria, di cui la città ha particolare bisogno e, dopo una breve parentesi nel 1970 presso l’Ospedale di Oppido Mamertina, il dott. Giuseppe Costantino, Commissario Straordinario dell’Ente Ospedaliero “Eugenio  Morelli”,  chiama Pasquale Lanucara, un clinico medico che si è formato e cresciuto presso l’Università di Milano, a dirigere la Divisione di Medicina.

 

Con la sua autorevolezza, il suo entusiasmo e la sua dedizione totale, coinvolge tanti colleghi (uno per tutti Ninni Rogolino, Direttore della Radiologia) nella creazione e nella gestione del nuovo reparto di Medicina presso l’Ente Ospedaliero “Eugenio Morelli”.

La fama di Lanucara fa arrivare a Reggio Calabria i pazienti da tutto il Sud.

La personalità scientifica del Prof. Lanucara si arricchisce progressivamente delle nuove acquisizioni della biochimica, della fisiopatologia e di laboratorio del tempo che lo proiettano in una medicina moderna e innovativa. Risulta pertanto del tutto naturale che il suo processo di maturazione professionale lo porti a dedicarsi con una maggiore attenzione ai problemi del malato nella sua complessità piuttosto che limitarsi al paziente specialistico o super-specialistico.

Egli considerava i suoi collaboratori la sua grande famiglia. Il Prof. Lanucara ha contribuito alla formazione di numerose generazioni di medici calabresi a cui ha profuso ogni sua energia nel trasmettere la nobile “Arte Medica”.  E questa dedizione veniva regolarmente ripagata con affetto e stima dai medici calabresi che lo avevano avuto come punto di riferimento. Anche negli ultimi tempi, ormai fuori ruolo da quasi 20 anni (anno 1998), partecipava attivamente a congressi e seminari di medicina locali dove gli veniva conferita spontaneamente la nomina a Presidente onorario di questo o di quel congresso in riconoscimento del suo ruolo storico nella medicina. Da Presidente del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” studiava nei minimi dettagli i protocolli di ricerca prima che fossero sottoposti all’approvazione del Comitato. Le sue presentazioni sono considerate ancora oggi delle vere lezioni di medicina.

L’uomo che stiamo commemorando è uno di quei rari esempi di quella comunità medica nella quale il Maestro esercitava un ruolo essenziale basato su due requisiti fondamentali: il sapere e il saperlo trasmettere.

Il Prof. Pasquale Lanucara era capace di rendere facilmente comprensibili fenomeni fisiopatologici e percorsi diagnostico-terapeutici complessi e non solo ai collaboratori, ma anche agli stessi pazienti.

Dotato di grandi qualità umane, come medico si è sempre sforzato di impostare un dialogo diretto improntato a infondere nei suoi pazienti conforto e sicurezza e sempre nel rispetto della dignità del malato sofferente. Era dotato di una naturale predisposizione a stabilire rapporti di fiducia e talvolta anche di amicizia con i suoi malati, tanto da elevare il rapporto medico-paziente a livelli inimmaginabili per i nostri tempi.

Il Prof. Lanucara è stato per moltissimi, medici e non, un punto di riferimento culturale e umano. Chi ha avuto la fortuna di essergli stato accanto e di conoscerlo, ha potuto cogliere tutte le sfumature di questo grande Maestro che vanno dal ruolo di educatore coscienzioso e sempre attento alle esigenze dei pazienti, alla capacità di trasmettere la passione per la ricerca, alle notevoli qualità umane e all’insegnamento di uno stile di vita.

Lillo Lanucara, lo chiamo come lui desiderava essere chiamato, era un uomo profondamente onesto, estremamente giusto, di saldi principi morali, e queste fondamentali qualità ha cercato di trasmetterle ai familiari, agli allievi e nella certezza che onestà, giustizia e moralità sono le basi necessarie per affrontare con dignità il lungo cammino della vita.

Un esempio luminoso che ci onora ricordare e che non ci stancheremo mai di additare alle generazioni future, sicuri del conforto del suo spirito e del suo insegnamento che non ci abbandoneranno mai.

Reggio Calabria lì, 20 agosto 2018

 Il Direttore Generale
(F.A. Benedetto)